Di Daniel Pennac ho sempre tanto sentito parlare in positivo, ma non ho mai avuto occasione di leggerlo, ed ecco che, sotto forma di regalo con tanto di dedica, mi ritrovo Il paradiso degli orchi tra le mani. Già dalle prime pagine ho capito del perché si parli così bene di questo scrittore che lo ammetto pure io con la parola scritta ci sa fare.
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202 pagine che si fanno leggere in modo scorrevole e piacevole, un giallo dalle sfumature comiche che acchiappa per l'assurdità dei personaggi, per quella famiglia dalle caratteristiche del tutto fuori dal comune, per quel Grande Magazzino frequentato da strambi vecchietti, ma sopratutto per quel protagonista, Benjamin Malausséne, che di professione da il capro espiatorio.
Su questo romanzo che altro potrei aggiungere se non che consiglio a tutti di leggerlo e che mi impegno a leggere gli altri libri del Ciclo di Malausséne?
Consigliato a … A chi ha voglia di ridere
Sconsigliato a … A chi si troppo sul serio
Note
Titolo originale: A bonheur des ogres
Anno: 1985
Questo è il primo libro di sei che compongono il Ciclo di Malausséne.
Su questo romanzo che altro potrei aggiungere se non che consiglio a tutti di leggerlo e che mi impegno a leggere gli altri libri del Ciclo di Malausséne?
Consigliato a … A chi ha voglia di ridere
Sconsigliato a … A chi si troppo sul serio
Note
Titolo originale: A bonheur des ogres
Anno: 1985
Questo è il primo libro di sei che compongono il Ciclo di Malausséne.