In questo post #TiPresento Viola Sturaro, piacentina ventitreenne, autrice di Tutto quello che non ti dirò mai.
... Ma la paura fa fare cose stupide, come buttare via i battiti puri di un cuore incerottato che non si pensava di poter tornare a sentire così presto...
... Ma la paura fa fare cose stupide, come buttare via i battiti puri di un cuore incerottato che non si pensava di poter tornare a sentire così presto...
Leggere il suo libro è come entrare nella testa di un innamorato, o meglio ancora è un tuffo nei pensieri che sono appartenuti anche a te che leggi, (almeno io mi ci sono ritrovata). Dico un innamorato perché dall'inizio alla fine non si scoprirà mai se siamo di fronte a un uomo o a una donna, i punti di riferimento sono davvero pochi, tutto quello che conta è il sentimento.
Riportare i sentimenti e le emozioni per un'altra persona sulla carte non è facile, chiediamo a Viola come si è sentita a farlo....
E’ stata la prima volta in cui mi sono trovata a scrivere in modo così profondo e corposo di questo argomento e devo ammettere di essermi trovata bene. Sapevo quali elementi volevo inserire nel testo e in che modo, cercando di prestare più attenzione possibile alla forma, oltre che al contenuto. La scrittura è stata scorrevole per la maggior parte del tempo e mi ritengo piuttosto soddisfatta del risultato finale; anche per quanto riguarda la lunghezza non eccessiva del testo, mi piaceva l’idea di associare la storia ad una pillola da ingoiare tutta d’un fiato, in modo da lasciare nella bocca di ogni lettore un retrogusto sia dolce che amaro.
Nel leggere mi sono chiesta quanto ci fosse di autobiografico nel flusso di pensieri, per caso ti sei ispirata alla tua vita?
La storia si ispira all’esperienza di ognuno di noi in quanto credo che, almeno una volta nella vita, tutti incappiamo in questo tipo di situazioni. Si tratta di un rapporto burrascoso, conflittuale, dove a subire e capitolare sotto i colpi avversari è solo una delle due persone.
L’assenza di personaggi e di riferimenti è voluta proprio per questo motivo, per permettere a chiunque di immedesimarsi in tutto il racconto o solo in alcune parti. Spesso la nostra attenzione si focalizza troppo sul “chi” e non sul “cosa”: l’essenziale è concentrarsi sulle parole che vengono dette, sui concetti, sul loro profondo significato. Trovo che, togliendo i soggetti come in questo caso, sia molto più facile far passare certi messaggi, arrivare nella profondità del lettore e toccare corde che altrimenti, in una struttura standard, rischiano di non essere raggiunte a causa del distacco percepito tra la storia in sé e le possibili attinenze personali.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
Sinceramente non so trovare una motivazione precisa in merito a questa mia passione. Penso, più semplicemente, che sia nata insieme a me. Scrivo fin da quando ero bambina e, oltre al piacere di farlo, ne ho anche sempre tratto beneficio a livello interiore.
A chi consigli e a chi sconsigli il tuo libro?
Lo consiglio alle persone vere, a chi mette il cuore in tutto ciò che fa e non si tira indietro alle prime avversità; a chi dona disinteressatamente senza chiedere nulla in cambio, a chi è testardo e determinato nell’inseguire fino alla fine quello che desidera. Contrariamente, lo sconsiglio ai cercatori cronici di alibi e a chi volesse una lettura leggera.
Note sul libro
Titolo Tutto quello che non ti dirò mai
Autore Viola Sturaro
Dove trovarlo: cartaceo o digitale lo trovate su ilmiolibro.it
Riportare i sentimenti e le emozioni per un'altra persona sulla carte non è facile, chiediamo a Viola come si è sentita a farlo....
E’ stata la prima volta in cui mi sono trovata a scrivere in modo così profondo e corposo di questo argomento e devo ammettere di essermi trovata bene. Sapevo quali elementi volevo inserire nel testo e in che modo, cercando di prestare più attenzione possibile alla forma, oltre che al contenuto. La scrittura è stata scorrevole per la maggior parte del tempo e mi ritengo piuttosto soddisfatta del risultato finale; anche per quanto riguarda la lunghezza non eccessiva del testo, mi piaceva l’idea di associare la storia ad una pillola da ingoiare tutta d’un fiato, in modo da lasciare nella bocca di ogni lettore un retrogusto sia dolce che amaro.
Nel leggere mi sono chiesta quanto ci fosse di autobiografico nel flusso di pensieri, per caso ti sei ispirata alla tua vita?
La storia si ispira all’esperienza di ognuno di noi in quanto credo che, almeno una volta nella vita, tutti incappiamo in questo tipo di situazioni. Si tratta di un rapporto burrascoso, conflittuale, dove a subire e capitolare sotto i colpi avversari è solo una delle due persone.
L’assenza di personaggi e di riferimenti è voluta proprio per questo motivo, per permettere a chiunque di immedesimarsi in tutto il racconto o solo in alcune parti. Spesso la nostra attenzione si focalizza troppo sul “chi” e non sul “cosa”: l’essenziale è concentrarsi sulle parole che vengono dette, sui concetti, sul loro profondo significato. Trovo che, togliendo i soggetti come in questo caso, sia molto più facile far passare certi messaggi, arrivare nella profondità del lettore e toccare corde che altrimenti, in una struttura standard, rischiano di non essere raggiunte a causa del distacco percepito tra la storia in sé e le possibili attinenze personali.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
Sinceramente non so trovare una motivazione precisa in merito a questa mia passione. Penso, più semplicemente, che sia nata insieme a me. Scrivo fin da quando ero bambina e, oltre al piacere di farlo, ne ho anche sempre tratto beneficio a livello interiore.
A chi consigli e a chi sconsigli il tuo libro?
Lo consiglio alle persone vere, a chi mette il cuore in tutto ciò che fa e non si tira indietro alle prime avversità; a chi dona disinteressatamente senza chiedere nulla in cambio, a chi è testardo e determinato nell’inseguire fino alla fine quello che desidera. Contrariamente, lo sconsiglio ai cercatori cronici di alibi e a chi volesse una lettura leggera.
Note sul libro
Titolo Tutto quello che non ti dirò mai
Autore Viola Sturaro
Dove trovarlo: cartaceo o digitale lo trovate su ilmiolibro.it