“Per la prima volta qualcuno di noi si è spinto al di là dei confini ereditati, nel sospetto che non ci siano confini, in realtà, né una casa madre, nostre, intaccata. A passi timidi, si è messo a camminare una terra di nessuno dove le parole dolore e morte hanno un significato preciso – dettate da Andre, e scritte nella nostra lingua con la grafia dei nostri genitori. Da quella terra ci guarda, aspettando che lo seguiamo.”
|
Luca, Bobby, il Santo e il narratore (di cui non si conosce il nome) sono amici da sempre, un'amicizia che si basa sulle stesse origini sociali e sullo stesso stile di vita moderato che percorre il seminato della fede.
Vivono in una calma apparente caratterizzata dalla scuola, dal volontariato in ospedale, dalle prove per il gruppo della parrocchia, dalla preghiera e poco altro ancora finché non si avvicinano ad Andre, una loro coetanea, che rappresenta tutto l'opposto della moderazione. Bella, ricca e spregiudicata, diviene il sogno irraggiungibile dei ragazzi, l'oggetto di invidia, ma al contempo il modello da copiare delle ragazze e l'argomento di voci da parte degli adulti. La famiglia di Andre e la gente come lei convivono con la tragedia in un modo diverso, non la nascondono ma l'esprimono dando rilevanza al fatto che certe situazioni esistono. Nelle famiglie dei protagonisti è tutto l'opposto: a loro è stato insegnato che la realtà del male va rifiutata, non esiste, di conseguenza vanno negati i difetti, le malattie, le pulsioni, i desideri.
I quattro diciottenni si ritrovano in un limbo tra chi devono essere e chi vorrebbero essere, tra adolescenza e età adulta, tra fare e non poter fare, tra essere invincibili e l'essere fragili, tra negare e affrontare la realtà, tra vita e morte. Sarà questo perdurare nel limbo a corroderli fino al punto di non ritorno.
A mio avviso la realtà descritta è quella degli anni in cui la democrazia cristiana inizia a perdere il ruolo predominante nella politica nazionale, ma non vi è alcun riferimento al periodo.
La fede si impone sulle vite dei protagonisti più come una costrizione, un obbligo, una cosa che si deve fare, che non come una vocazione. I protagonisti sono indifferenti alla vita, per loro è un inizio e una fine, cosa vi è in mezzo non lo sanno perché nessuno l'ha mai detto loro né i genitori né la fede, sarà Andre a portarli a scontrarsi frontalmente con la vita. Un impatto che ognuno ammortizzerà a modo proprio.
Consigliato a …
Chi vuole leggere una storia che potrebbe essere di tutti, una storia del passaggio dell'essere adolescenti ad essere adulti in cui magari ritrovarsi un po'
Sconsigliato a …
Chi cerca il Baricco di “Seta”
Note
Titolo originale: Emmaus
Anno: 2009
Vivono in una calma apparente caratterizzata dalla scuola, dal volontariato in ospedale, dalle prove per il gruppo della parrocchia, dalla preghiera e poco altro ancora finché non si avvicinano ad Andre, una loro coetanea, che rappresenta tutto l'opposto della moderazione. Bella, ricca e spregiudicata, diviene il sogno irraggiungibile dei ragazzi, l'oggetto di invidia, ma al contempo il modello da copiare delle ragazze e l'argomento di voci da parte degli adulti. La famiglia di Andre e la gente come lei convivono con la tragedia in un modo diverso, non la nascondono ma l'esprimono dando rilevanza al fatto che certe situazioni esistono. Nelle famiglie dei protagonisti è tutto l'opposto: a loro è stato insegnato che la realtà del male va rifiutata, non esiste, di conseguenza vanno negati i difetti, le malattie, le pulsioni, i desideri.
I quattro diciottenni si ritrovano in un limbo tra chi devono essere e chi vorrebbero essere, tra adolescenza e età adulta, tra fare e non poter fare, tra essere invincibili e l'essere fragili, tra negare e affrontare la realtà, tra vita e morte. Sarà questo perdurare nel limbo a corroderli fino al punto di non ritorno.
A mio avviso la realtà descritta è quella degli anni in cui la democrazia cristiana inizia a perdere il ruolo predominante nella politica nazionale, ma non vi è alcun riferimento al periodo.
La fede si impone sulle vite dei protagonisti più come una costrizione, un obbligo, una cosa che si deve fare, che non come una vocazione. I protagonisti sono indifferenti alla vita, per loro è un inizio e una fine, cosa vi è in mezzo non lo sanno perché nessuno l'ha mai detto loro né i genitori né la fede, sarà Andre a portarli a scontrarsi frontalmente con la vita. Un impatto che ognuno ammortizzerà a modo proprio.
Consigliato a …
Chi vuole leggere una storia che potrebbe essere di tutti, una storia del passaggio dell'essere adolescenti ad essere adulti in cui magari ritrovarsi un po'
Sconsigliato a …
Chi cerca il Baricco di “Seta”
Note
Titolo originale: Emmaus
Anno: 2009