“Tutte le cose finite in mare da quando è cominciato il mondo, da quando c'erano i dinosauri fino a stamattina, nate nell'acqua o cadute dalle barche strappate alla terra dai fiumi in piena, stanno sul fondo a ballare di qua e di là, ma una volta ogni tanto qualcuna prende una corrente, si aggrappa all'onda giusta ed ecco che arriva qui sulla sabbia, pronta a stupirmi. ”
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Questo #leggiAMOlo sarà un po' diverso dal solito in quanto Chi manda le onde non sono riuscita a terminarlo. Non per una mancanza di tempo (perché di momenti da dedicare alla lettura in queste vacanze ce ne sono stati), ma di interesse. Iniziato ai primi di dicembre nulla è riuscito a prendermi invogliandomi a leggerlo. E quando dico nulla è proprio il nulla. Non sostengo che sia scritto male, anzi, è una scrittura scorrevole molto adatta per il tipo di romanzo, ma c'è qualcosa che non mi ha convinto.
Di non terminare un libro non mi è mai capitato e perché questa volta sì? Chi manda le onde non mi sento di sconsigliarlo, alla fine ha dei bei personaggi ben caratterizzati, divertenti, interessanti, l'ambientazione di Forte dei Marmi è particolare, l'immagine delle onde ricorrente è una scelta apprezzabile come quella dei punti di vista, allora perché ho deciso di abbandonarlo? Forse, la colpa la ricerco nella trama che non ha saputo stuzzicare il mio interesse perché non ho ben capito dove volesse andare a parare. È come se sentissi parlare qualcuno in modo animato e non capissi il senso di quello che mi stesse dicendo e pensare solamente Sì, ma quindi? Ecco, così mi è successo con questo libro: leggevo e mi chiedevo Sì, ma quindi?
Un particolare interessante, che mi ha spinto fino a pag. 206 prima di abbandonare, è la variazione del punto di vista. A seconda del personaggio cambiava la persona utilizzata: per Luna, la bambina, la prima persona, per Sandro, il quarantenne non realizzato, la terza persona, mentre per Serena, la mamma single, la seconda. Una spiegazione non l'ho trovata, chissà se Valeria me lo saprà dire.
Consigliato a... Chi è appassionato di commedie italiane
Sconsigliato a... Chi cerca una narrazione fitta
Note
Anno: 2015
Editore: Mondadori
Ha vinto il Premio Strega Giovani 2015
Probabilmente non era il momento giusto per Chi manda le onde, la mia testa in questo periodo è in cerca di altro, di un altro tipo di scrittura, di altri temi più intensi, più di impatto, chissà magari mi convincerò a finirlo più avanti. Se volete un altro parere su questo romanzo vi invito a leggere il post di Valeria sul blog Robe da mamma, io ci vado subito perché son curiosissima di sapere se son stata l'unica a non aver apprezzato appieno questo romanzo.
L'appuntamento con #leggiAMOlo torna il mese prossimo con L'invenzione della madre di Marco Peano. Chi si unisce a noi in questa avventura?
Di non terminare un libro non mi è mai capitato e perché questa volta sì? Chi manda le onde non mi sento di sconsigliarlo, alla fine ha dei bei personaggi ben caratterizzati, divertenti, interessanti, l'ambientazione di Forte dei Marmi è particolare, l'immagine delle onde ricorrente è una scelta apprezzabile come quella dei punti di vista, allora perché ho deciso di abbandonarlo? Forse, la colpa la ricerco nella trama che non ha saputo stuzzicare il mio interesse perché non ho ben capito dove volesse andare a parare. È come se sentissi parlare qualcuno in modo animato e non capissi il senso di quello che mi stesse dicendo e pensare solamente Sì, ma quindi? Ecco, così mi è successo con questo libro: leggevo e mi chiedevo Sì, ma quindi?
Un particolare interessante, che mi ha spinto fino a pag. 206 prima di abbandonare, è la variazione del punto di vista. A seconda del personaggio cambiava la persona utilizzata: per Luna, la bambina, la prima persona, per Sandro, il quarantenne non realizzato, la terza persona, mentre per Serena, la mamma single, la seconda. Una spiegazione non l'ho trovata, chissà se Valeria me lo saprà dire.
Consigliato a... Chi è appassionato di commedie italiane
Sconsigliato a... Chi cerca una narrazione fitta
Note
Anno: 2015
Editore: Mondadori
Ha vinto il Premio Strega Giovani 2015
Probabilmente non era il momento giusto per Chi manda le onde, la mia testa in questo periodo è in cerca di altro, di un altro tipo di scrittura, di altri temi più intensi, più di impatto, chissà magari mi convincerò a finirlo più avanti. Se volete un altro parere su questo romanzo vi invito a leggere il post di Valeria sul blog Robe da mamma, io ci vado subito perché son curiosissima di sapere se son stata l'unica a non aver apprezzato appieno questo romanzo.
L'appuntamento con #leggiAMOlo torna il mese prossimo con L'invenzione della madre di Marco Peano. Chi si unisce a noi in questa avventura?