"Aveva davvero una malattia terminale? Era geneticamente condannata a voler morire fin dal primo giorno?"
"I miei piccoli dispiaceri", insieme a "L'uomo di Kiev", è uno dei libri migliori che ho letto ultimamente.
Ha tutti gli elementi: una trama forte, personaggi che si vedono, ti mostra un mondo, ti fa riflettere, ti emoziona e ti fa ridere.
Al centro di tutto il rapporto tra due sorelle e della loro famiglia che fin troppe volte è stata legata alla morte. C'è chi vive accettando i dolori e chi proprio non riesce a sopportarli e decide di oltrepassare l'ultimo confine. Bisogna impedirglielo o aiutarli e lasciarli andare? E se fosse tua sorella a chiedermelo?
Tanto di cappello a Miriam Toews per la storia che ha scelto di raccontarci e per il modo in cui lo fa.
Leggetelo.
Ha tutti gli elementi: una trama forte, personaggi che si vedono, ti mostra un mondo, ti fa riflettere, ti emoziona e ti fa ridere.
Al centro di tutto il rapporto tra due sorelle e della loro famiglia che fin troppe volte è stata legata alla morte. C'è chi vive accettando i dolori e chi proprio non riesce a sopportarli e decide di oltrepassare l'ultimo confine. Bisogna impedirglielo o aiutarli e lasciarli andare? E se fosse tua sorella a chiedermelo?
Tanto di cappello a Miriam Toews per la storia che ha scelto di raccontarci e per il modo in cui lo fa.
Leggetelo.