“«Ma tu ci pensi, Erica? A tutte le esistenze che potrebbero farci felici, se non fossimo sempre alle prese con la nostra?» ”
Due storie parallele che si incrociano solo nel momento in cui le due donne si ritrovano nello stesso supermercato a fare la spesa e a osservare di nascosto il carrello dell'altra.
Erica, madre e moglie, dal carrello sempre pieno che promette strepitose leccornie fatte in casa. Tea, attrice di successo, dal carrello semi vuoto che promette avventure amorose da romanzi rosa. Entrambe si ritrovano segretamente a fantasticare l'una sulla vita dell'altra. Diventano l'una per l'altra ciò che avrebbero voluto ma che non hanno, si ritrovano inconsapevolmente a invidiarsi, a esclamare quanto sia perfetta la vita dell'altra in confronto alla propria. Erica vorrebbe essere strana come Tea, Tea vorrebbe essere perfetta come Erica. Una vive sottovuoto, l'altra vive con il peso di non essere adatta.
Il romanzo con semplicità, con un flusso continuo di pensieri e dialoghi, propone ciò che fa parte dell'indole umana, forse soprattutto femminile: pensare che la vita sia ingiusta solo con noi e che invece ci siano persone a cui la fortuna le spalanca qualsiasi porta. E questo Chiara Gamberale lo rende chiaro nell'ultima pagina, e ci fa capire che è solo apparenza, che anche la vita più bella nasconde una parte più oscura e cupa. Tutti devono fare i conti con i lati positivi e i lati negativi, la vita è come una moneta che ha due facce di cui dobbiamo tenere conto.
Consigliato a...
Una lettrice che vuole una storia piacevole, in cui in qualche modo ritrovarsi.
Sconsigliato a...
Chi cerca una storia indimenticabile
Note
Titolo originale: Quattro etti d'amore, grazie
Anno: 2013
Editore: Mondadori
La lettura di questo libro è iniziata dopo esser venuta a conoscenza dell'iniziativa #leggiAMOlo.
Troverete la recensione di Valeria (una compagna di avventura di scrittura, che ha scritto anche lei un racconto per Lo Zero rappresenta il Caos) sul suo blog Robe da mamma.
Erica, madre e moglie, dal carrello sempre pieno che promette strepitose leccornie fatte in casa. Tea, attrice di successo, dal carrello semi vuoto che promette avventure amorose da romanzi rosa. Entrambe si ritrovano segretamente a fantasticare l'una sulla vita dell'altra. Diventano l'una per l'altra ciò che avrebbero voluto ma che non hanno, si ritrovano inconsapevolmente a invidiarsi, a esclamare quanto sia perfetta la vita dell'altra in confronto alla propria. Erica vorrebbe essere strana come Tea, Tea vorrebbe essere perfetta come Erica. Una vive sottovuoto, l'altra vive con il peso di non essere adatta.
Il romanzo con semplicità, con un flusso continuo di pensieri e dialoghi, propone ciò che fa parte dell'indole umana, forse soprattutto femminile: pensare che la vita sia ingiusta solo con noi e che invece ci siano persone a cui la fortuna le spalanca qualsiasi porta. E questo Chiara Gamberale lo rende chiaro nell'ultima pagina, e ci fa capire che è solo apparenza, che anche la vita più bella nasconde una parte più oscura e cupa. Tutti devono fare i conti con i lati positivi e i lati negativi, la vita è come una moneta che ha due facce di cui dobbiamo tenere conto.
Consigliato a...
Una lettrice che vuole una storia piacevole, in cui in qualche modo ritrovarsi.
Sconsigliato a...
Chi cerca una storia indimenticabile
Note
Titolo originale: Quattro etti d'amore, grazie
Anno: 2013
Editore: Mondadori
La lettura di questo libro è iniziata dopo esser venuta a conoscenza dell'iniziativa #leggiAMOlo.
Troverete la recensione di Valeria (una compagna di avventura di scrittura, che ha scritto anche lei un racconto per Lo Zero rappresenta il Caos) sul suo blog Robe da mamma.